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Libro fotografico “Corte dei Brut”
” Se la casa al centro poni, non si salvan gli stregoni. Se del bene sono ancelle salve sono le sorelle.”
Prefazione di Ines Pedretti:
” La Corte dei Brut…
altrimenti conosciuta quale rifugio del Waldganger…
Al principio furono le pietre… e lo saranno alla fine.
Heidegger ci fece notare che all’antica parola gotica wunian corrisponde il duplice significato di ‘abitare’ ed ‘essere contenti’.
Egli colse il senso più profondo di tale binomio, ovvero, lo stato d’empatia tra l’individuo e il suo intorno spaziale.
La casa è il cuore di tale processo, poiché lo spazio per natura maggiormente investito di valore simbolico.
Nel passato tutto questo era sicuramente più evidente, fin dall’origine l’uomo nella “casa” scelta come dimora lasciava tracce della sua anima.
La mia famiglia, la famiglia di mio padre e del padre di mio padre che in questa dimora si accinge a festeggiare i cento anni di permanenza tutto ciò lo ha sempre saputo.
Ci si può anche illudere di possedere, essendone proprietari, un’antica dimora come la Corte dei Brut, ma il tempo che si passa tra le sue imponenti mura, ti costringe a capire che non potrai mai possederne le stagioni, i suoi decenni, la sua eternità. I sassi, in silenzio ti parlano, ti invitano alla condivisione,
perché se è vero che questo è il TUO tempo, è vero che c’è stato anche il tempo di altre “anime” e lo sarà di altre ancora.
Osserva la perfezione della sua architettura, intuisci l’atmosfera dei suoi lontani utilizzi, che sono la storia e le radici di un popolo,
immagina la sua continuità e diverrà tua.
Come in una dissolvenza cinematografica vedrai la sua vita indipendente, le firme dalle mani di coloro che nei secoli hanno impegnato il loro essere uomini, nel migliorare, vivere queste mura e affidarle al futuro.
Questa dimora si arricchisce del passaggio di ognuno di noi e racconta in ogni angolo, con la sua immobile presenza, con il progressivo cambiare dei suoi colori al continuo cambiamento della luce, ciò che siamo. Ci restituisce la bellezza dell’emozione, di trovarci in un momento senza tempo, colmo di ogni tempo.
Questo è il momento riservato a noi ovvero il nostro Tempo, e ve lo abbiamo voluto narrare attraverso l’estro di una fotografa d’arte, Angelica Vittone, che ha saputo inquadrare nell’obiettivo la magia di questa antica casa.
A Lei dunque i nostri più sinceri complimenti. “